Quand'è Carnevale?
Durante l'anno ci sono tante feste, ma due ricorrenze - tra tutte - sono più complicate da collocare sul calendario perché cambiano sempre: Carnevale e Pasqua.
Non c'entra l'anno bisestile, non dipendono da logiche commerciali. Per sapere quando è lecito strafogarsi di tortelli alla crema o tagliare la colomba, bisogna fare riferimento alla luna, all'equinozio di primavera, avere un calendario e un pallottoliere.
Partiamo dalla Pasqua per arrivare al Carnevale, anche se cronologicamente si festeggia prima quest'ultimo.
La Pasqua cade la domenica successiva alla prima luna piena che segue l'equinozio di primavera (che è il 21 marzo). Chiaro?
Prendete un calendario lunare, trovate la prima luna piena che splende dopo il 21 marzo e la domenica successiva a questa luna.
Questo giochetto è stato elaborato in secoli e secoli per far sì che la Pasqua cadesse sempre di domenica.
Ma veniamo al Carnevale.
Partendo dalla Pasqua, si sottraggono sei settimane: le prime cinque sono di quaresima (40 giorni), la sesta è carnevale.
Quindi nel 2023, il 16 febbraio sarà giovedì grasso, il 21 febbraio martedì grasso e mercoledì 22 febbraio (mercoledì delle Ceneri) il giorno che fa iniziare la Quaresima.
Ma perché si festeggia il Carnevale?
Il termine carnevale, deriva dal latino carnem levare, ovvero “togliere la carne”. Il periodo di carnevale precede la Quaresima e per i cristiani è un tempo di festa e abbondanza prima dei rinomati "fioretti" quaresimali. Il termine è probabilmente di origine medievale, ma l’abitudine di festeggiare questo periodo dell’anno è più antica. Si trattava, infatti, di una festa per celebrare la fine del periodo invernale e la rinascita dei prodotti della terra. Insomma: una celebrazione della fecondità.
Tra antichità e medioevo, oriente e occidente, si sono sviluppate tutta una serie di tradizioni. Da quella di mascherarsi per incarnare per qualche ora la vita di un’altra persona, a quella di creare fantocci ai quali dare fuoco come segno di purificazione e buon auspicio.
Ma veniamo al dunque.
Cosa si mangia a Milano durante il Carnevale?
Le Chiacchiere
Questo dolce semplicissimo, ma estremamente gustoso, è diffuso in tutta Italia. Cambia il nome, ma non la sostanza, nelle varie regioni italiane: frappe, crostoli, bugie, cenci. Qualunque sia il loro nome, avrete sempre la sicurezza di soddisfare le vostre voglie con un dolce croccante e sfizioso. Tradizionalmente fritte, si trovano anche ripassate in forno per renderle più asciutte e leggere.
I Tortelli
Ovviamente fritti... Si possono fare anche al forno, ma noi teniamo alla tradizione. Sono frittelle - realizzate con un impasto simile a quello del bignè - passate nello zucchero.
Buonissimi vuoti, i tortelli diventano irresistibili una volta farciti con la crema pasticcera, ma anche con cioccolato, ricotta e cannella, pistacchio...
Nel resto d'Italia vengono chiamati castagnole.
E ora dicci: qual è il tuo dolce di Carnevale preferito?