Questo mese siamo stati invitati come ospiti a dare la nostra testimonianza nell'ambito della conferenza "L'analisi socio economica del Municipio 3: numeri e curiosità" organizzata dal Municipio Tre del Comune di Milano insieme ad Apa Confartigianato Imprese Milano Monza e Brianza e all'Istituto Rizzoli.
Durante l'evento sono stati presentati i risultati dell'enorme lavoro svolto dai ragazzi dell'Istituto Rizzoli di Milano con la supervisione di Apa Confartigianato.
Gli studenti hanno analizzato una mole impressionante di dati, realizzando un elaborato chiaro e completo che è la fotografia del tessuto socio economico del Municipio Tre di Milano.
Si tratta di un riuscitissimo caso di collaborazione tra ente scuola, associazioni e istituzioni.
Dai risultati di questa analisi, sono stati ottenuti dati che saranno utili sia alle associazioni come Confartigianato, sia alle istituzioni (Comune) per elaborare politiche attive sul territorio.
Mettendo in luce aspetti di forza o di debolezza di determinate tipologie di imprese, gli studenti dell'Istituto Rizzoli di Milano hanno realizzato un elaborato ricco e completo che può fungere da base di partenza per la realizzazione di altre analisi più specifiche.
Non si tratta quindi di un mero "esercizio di stile" fine a sé stesso, ma di un vero e proprio trampolino di progettualità per la creazione di una piattaforma on line dedicata alle attività di vicinato del Municipio Tre di Milano.
Grazie al lavoro svolto dagli studenti dell'Istituto Rizzoli in sinergia con Apa Confartigianato e con il Comune di Milano, è stato senz'altro mosso un passo importante di valorizzazione del principio del "Municipio in 10 minuti". Un passo importante per contenere i rischi della chiusura delle tante piccole aziende che costellano il tessuto cittadino; chiusura che porterebbe ad un appiattimento sociale e alla desertificazione economica nelle aree più marginali del Municipio Tre.
Spesso passa in secondo piano la funzione di caratterizzazione che svolgono i piccoli esercizi artigianali e commerciali. Queste attività, costituiscono l'essenza dei luoghi in cui nascono e si evolvono: le botteghe, i laboratori, i negozi di prodotti di nicchia compongono l'ossatura della rete socio economica del territorio, oltre a veicolare tradizione e innovazione nel territorio stesso.
Un contesto urbano privo o povero di questa tipologia di piccole imprese, rischia di perdere identità, trasformandosi in un non-luogo.
La locuzione non-luogo è stata coniata nel 1992 dall'antropologo francese Marc Augé:
<< Non-luogo: Ciascuno di quegli spazi anonimi del grande commercio e della comunicazione (aereoporti, ipermercati, catene alberghiere, multisale) che, in ogni città e in ogni paese, sono caratterizzati dalla stessa atmosfera e dallo stesso stile.>>
Un non-luogo si contrappone al luogo antropologico che, invece, ha la prerogativa di essere identitario, relazionale e storico.
Cosa può fare una pasticceria per migliorare la città in cui è collocata?
Non siamo sicuri di conoscere la risposta a questa domanda, ma ci piace pensare di essere un pezzetto resistente della tipicità del territorio in cui ci troviamo.
Foto: © Istituto Rizzoli e Apa Confartigianato.